mercoledì 21 maggio 2008

Osservazioni incisive sul Piano Regolatore di Roma

Lettera al redattore della TV della Libertà Michele Ruschioni

Ho visto ieri sera la trasmissione di Report sul Piano Regolatore di Roma e sono rimasto scioccato dall'enormità dei nuovi metri cubi previsti dal P. R. di Roma recentemente aprovato dalla maggioranza consigliare di Centro Sinistra; si resta allibiti dal comportamento dei verdi ambientalisti e mi sembra che non sia stato sufficente spazio alle critiche dei consiglieri di opposizione.

Certamente sostituire il verde degli attuali parchi con l'enorme numero di nuove costruzioni in un città per il 30 % non utilizzata o sottoutilizzata come documentava qualche anno fa il CRESME, è non solo antieconomico per il costo delle nuove opere di urbanizzazione, ma è anche contrario alla tutela dell'ambiente; i relativi costi ambientali che l'eliminazione del verde comporta e l'aumento del pendolarismo ci allontaneranno dagli accordi di Kyoto.

Forse è possibile convincere i 4 principali costruttori ad accettare incisive varianti del P.R. Che dividano il già costruito in 4 parti della città ed incentivando gli stessi costruttori con programmi generalizzati di sopraelevazioni, ristrutturazioni, riedificazioni; per gli interventi di ristrutturazioni e riedificazioni occorreranno l'acquisto e la messa a disposizione di case di parcheggio per la durata del lavori, a favore degli abitanti che vanno spostati dagli edifici da ristrutturare e da ricostruire perchè semivuoti o che necessitano di lavori di consolidamento; inoltre va prevista la concessione edilizia di nuovi parcheggi, anche all'interno degli argini in muratura dei lungotevere.

Certamente cambiamenti urbanistici così incisivi necessitano di modifiche culturali enormi per la complessità delle operazioni che comportano e suggerisco di conseguenza alla Direttrice della TV della Libertà di organizzare con la collaborazione della Fondazione Einaudi un convegno per la modifica sostanziale degli indirizzi urbanistici da dare al Piano Regolatore di Roma, anche in collaborazione con il governo centrale.

I costruttori menzionati dal programma Report guadagnerebbero forse anche di più da gli indirizzi di urbanizzazione sopraesposti in tempi più lunghi e con modalità più complesse rispetto alle cementificazioni ed alle costruzioni di nuove opere di urbanizzazione e maggiormente ne guadagnerebbero i cittadini romani, il Comune di Roma e l'ambiente.

Le chiedo, con le eventuali modifiche che riterrà opportune di pubblicare questo scritto sull'inserto della TV della Libertà con il pseudonimo di Lucio Feliciani

Lucio Feliciani - Roma

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